Titoli in giallo

sabato 23 gennaio 2016

Cibo e cultura: intervista a Valerio Varesi

Ogni tanto vi proporrò una breve intervista a personaggi del mondo della cultura italiana ai quali farò poche domande ma molto particolari, ovviamente inerenti al cibo, alla cucina e ai loro gusti culinari.

Oggi è il "turno" di Valerio Varesi, giornalista e scrittore italiano, "papà" del Commissario Soneri al quale è stata ispirata la serie di sceneggiati televisivi "Nebbie e delitti", in cui il personaggio del commissario buongustaio è stato interpretato dall'attore Luca Barbareschi.



Buongiorno Valerio e grazie di aver accettato di essere ospite di #buonosenzasale blog. Ti farò solo tre domande che, ovviamente, riguardano il tuo rapporto con il cibo e la cucina.

1) Se Soneri fosse un cibo, che cibo sarebbe e perché?

Sicuramente un salame. Primo perché è di Parma. Secondo perché è una miscela di cose e tutte sapide. Terzo perché sta sempre appeso al filo. Quello degli indizi, dei segnali, dei barlumi investigativi. Quarto perché spesso finisce affettato dalla sua compagna Angela (che tuttavia lo apprezza molto). Infine perché, in senso figurato, è sufficientemente ingenuo da potersi ancora meravigliare. Dote pericolosa per un commissario in quanto foriera di tranelli, ma anche di grandi immaginazioni investigative.

2) Qual è il tuo piatto preferito?

Gli anolini in brodo di terza che si mangiano a Natale, Capodanno e Pasqua. Forse perché sono più rare le occasioni di gustarli rispetto ai tortelli e agli gnocchi, li apprezzo molto. Con il freddo, la neve o la nebbia, sono medicamentosi per il corpo e per la mente

3) In quale fra queste situazioni sceglieresti di trovarti e perché?
a- un pranzo a base di frittura di pesce in un ristorante sul mare in un assolato giorno estivo
b- una salutare tisana calda accompagnata da biscotti alla cannella di fronte ad un camino acceso in una baita di montagna mentre fuori nevica
c- Una raffinata cena a base di roastbeef e verdure grigliate in un elegante ristorante lungo la Senna a Parigi.

Scelta difficilissima! Non amo il caldo e le fritture mi appesantiscono il fegato. Scarto la prima. Fra Parigi e la montagna? Alla fine, vista la mia predilezione per la neve, la montagna e i camini, scelgo la soluzione b anche se solo una tisana coi biscotti sembra una cena da coricarsi tra i languori

Grazie ancora. Buon lavoro e buon... appetito!!

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